IL SOTTILE FILO TRA LO SVILUPPO DEI DISPOSITIVI ELETTRICI CARDIACI IMPIANTABILI PER LE INFEZIONI E LA SOPRAVVIVENZA DOPO LA RIMOZIONE COMPLETA DEL SISTEMA: UNO STUDIO MULTICENTRICO DI OSSERVAZIONE PROSPETTIVA
Nonostante i miglioramenti nell’ estrazione controllata intravene (TLE), i pazienti con un dispositivo impiantatile cardiaco contro le infezioni (CIED) hanno una prognosi povera nel lungo termine. Abbiamo esplorato il possibile ruolo dei fattori associati con lo sviluppo del CIED come predittori della sopravvivenza post-TLE.
Metodi: abbiamo performato una prospettiva di studio di osservazione multicentrica in una popolazione di svariati pazienti coinvolti nel TLE per CIED. Abbiamo adottato una scala a 10 punti precedentemente sviluppata per la stratificazione del rischio CIED e valutato le loro performance nel predire la sopravvivenza post-TLE.
Risultati: abbiamo iscritto 169 pazienti consecutivi con CIED ( infezione sistemica nel 48,5% e vegetativa nel 24,5%). Un risultato Shariff maggiore o uguale a 3 era presente in 102/169 (60,4%) dei pazienti iscritti. Un completo successo radiologico del TLE fu ottenuto in 163 pazienti. 27 pazienti (15,9%) sono morti dopo un significativo seguito di 20,8 +- 12.0 mesi.
Due fattori sono stati associati indipendentemente alla morte post-TLE: uno Shariff score maggiore o uguale a 3 (HR 10,833, 95% CI 2544-46129; p=0,001) e la presenza di ecocardiografica transeofagea vegetativa (HR 3,324,95 % CI 1530-7221; p=0,002).
Conclusioni: i fattori di rischio per lo sviluppo del CIED sono anche predittivi della mortalità post TLE, insieme alla presenza dei vegetativi, il miglioramento della nostra strategia preventiva per il CIED diventa cruciale per migliorare complessivamente i risultati per i pazienti CIED.